venerdì 2 settembre 2011

Commenti

Antonietta Monacelli il giorno 06/08/2011 alle 10:16 ha scritto:
Ero curiosa di leggere questo libro e la lettura non mi ha delusa. E\' stato un interessante e commovente viaggio, attraverso una realtà che non conoscevo.E\'increbile e meraviglioso scoprire che ci sono degli operatori di un carcere che hanno tanta sensibilità e umanità.Per fortuna non tutti sono, come sempre vi hanno da tempo dipinti, cioè insensibili e torturatori.
Ognuna di queste storie nel libro,mi ha colpita, ognuna purtroppo, già con un dramma sulle spalle. Nessun umano nasce e desidera finire un giorno in un carcere.
Ora,quando al mare verso la riva sopra gli ombrelloni, vedo passare nel cielo degli aquiloni,anche se non lo vedo non posso non pensare, che forse c\'è quell\'omino \"il cinese venditore di sogni\",che mai avrebbe pensato di finire in carcere, ma forse finalmente un giorno poter volare libero come i suoi aquiloni.
Grazie Silvio, grazie Amedeo per avere tra tutte le chiavi del carcere, trovato quella giusta, quella che ha aperto a noi l\'inferiata più grande quella dell\'anima.
elettra106 il giorno 06/08/2011 alle 23:51 ha scritto:
E\' una lettura rapida, densa di senso, che apre alla riflessione. In particolare \"la battaglia\" e \"il codice Agib\" mi sono rimasti impressi; il primo per la profondità nella leggerezza narrativa e il secondo per la sua drammaticità e ironia.
Eugenio il giorno 07/08/2011 alle 19:08 ha scritto:
ho incontrato prima l\'immagine surreale della copertina, poi ho letto il sotto titolo \" Rimini, il carcere che nessuno racconta \" mentre lo sfogliavo non curante ho pensato \" vuoi vedere che nella città del divertimentificio si divertono anche in carcere ...\" poi,aiutato dalla sana brevità dei racconti ho letto il primo, quello dell\'agente che alimenta l\'illusione della lubertà nei reclusi. mi è venuto un sorriso e poichè sono in vacanza l\'ho comprato per passarci un po\' di tempo all\'ombra, lo leggo e poi magari vi riscrivo ...
Gianluca il giorno 09/08/2011 alle 16:15 ha scritto:
Ho letto \"la luna di Mohammed e la sua scimmia\" e credo che sia un buon motivo per ricercare la scimmia che è in ognuno di noi, chi la chiama eroina, droga, chi supponenza, e chi, ancora, giovane e convinto d\'essere senza speranza giace o distrugge; c\'è chi va in paranoia, chi invidia e chi è insoddisfatto. Questo libro mi ha spiegato che le opportunità scorrono, occorre tuttavia andare al fiume.
monica castellani il giorno 12/08/2011 alle 22:01 ha scritto:
Un libro interessante , scritto con un linguaggio semplice e chiaro che ha permesso una lettura veloce.


.La trama non è sicuramente banale anzi il libro tratta di storie toccanti e colme di umanità. E' una lettura che consiglierei ad adulti ma anche ai giovani per imparare a fermarsi a pensare a riflettere....
Silvano Fabbri il giorno 13/08/2011 alle 00:01 ha scritto:
Ho iniziato a leggere questa luna e noto con favorevole stupore che gli autori non temono la morale che oggi non va proprio di moda.Come Esopo traggono insegnamento dal narrato e come La Fontaine utilizzano il narrato per donarne . Questa luna è una piacevole sorpresa
Sara da Coriano il giorno 18/08/2011 alle 13:59 ha scritto:
"La Luna Mohammed e la sua scimmia" è un libro che si legge rapido nelle prime settanta pagine, poi la riflessione sopravvanza la pura narrativa e i racconti si trasformano in lettere, in spaccato di vita vissuta dal detenuto, in ricordi, in colloqui col proprio cuore; ho avuto come la percezione che gli autori si fossero mischiati ai loro attori. ora ho memoria di un piccolo universo di mondo che ho avuto piacere di conoscere. Sara da Coriano
Roberto il giorno 27/08/2011 alle 11:49 ha scritto:
I racconti brevi danno al libro la ricchezza di molteplici sfaccettature di cui e' composta l'esistenza, ma un filo unisce tutto: la certezza di un positivo presente nella realta'. Questa positivita' fa guardare a tutte le esperienze, non teme nulla, abbraccia tutto. Biondi e Blasi sono testimoni che ci accompagnano per un pezzo della loro strada, ce la raccontano, ci suggeriscono il positivo senza imporlo, con grande rispetto per lanostra liberta'. Attendo con curiosita' nuovi contributi di questi autori, cosi' attenti e innamorati della realta' che li circonda.