mercoledì 22 giugno 2011

"ATRIO" giornalino della parrocchia di San Girolamo a Rimini marina centro.

1 commento:

  1. E’ un libro che avvince e sprigiona forza, dà la carica … e sapete perché ?
    In ogni storia è possibile avvertire la grande spinta alla vita che c’è in ogni uomo, qualunque sia la condizione in cui versa, fosse anche la più dura e miserabile come quella del carcere.
    No, non è sempre vero che il carcere abbruttisce !
    Questo libro lo testimonia: in ogni uomo prevale la forza del bene, se appena qualcuno riesce a scalfire la chiusura e l’egoismo cui tendiamo. Sono i reclusi o siamo noi “quelli di fuori” i più bisognosi di recupero ?
    Gli autori sono davvero in gamba; per merito loro anche i più distratti e distanti lettori si porranno domande vere e la loro umanità ne uscirà arricchita, così come l’ammirazione per chi vive “dentro” il carcere non recluso ma da operatore.
    Così, sbirciando con curiosità sempre maggiore dentro le sbarre, attraverso le pagine del libro e lo snodarsi dei racconti, si è condotti, nostro malgrado, a sbirciare dentro noi stessi, per uscirne più aperti mentalmente e come “rinnovati”, più consapevoli della complessità del vivere e della necessità di uscire dai propri schemi mentali.



    GLI ASSISTENTI VOLONTARI DEL CARCERE DI RIMINI

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