( Papa Sisto V - Felice Peretti, N. Grottammare 13/12/1520 - M. Roma 27/08/1590)
227° Papa della Chiesa Cattolica
Nel silenzio della notte si
risveglia il popolo dei bottoni, un mondo che percepisce solo chi sa ascoltare
la voce delle cose. I bottoni si
rivolgono a chi sa dipingere senza pennelli, colori e tela, a chi sa ascoltare
l’amore che sorge dal cuore.
In
fondo al corridoio dell’ala destra del museo, in un angolo, dietro la porticina
che dà verso la grotta di tufo, appoggiata a terra, c’è un’anfora ricolma di
bottoni trovatelli, in attesa di catalogazione.
Ecco
che Giorgio nota qualcosa, sogna o è desto, non importa, dal vaso si leva una
voce. Un bottone, con fatica, è riuscito ad arrampicarsi fino all’imboccatura,
si muove lentamente, è consumato, vecchio e vissuto, ma riesce a sporgersi:
-
Sono trascorsi più di cinquecento anni - dice il bottone - e mi sembra ancora
di essere lì, in piazza San Pietro. Ho come la sensazione di udire il grido
fiero e coraggioso di quel marinaio ligure, come si chiamava? Certo, ora
ricordo, Bresca!
-
Stupito, Giorgio tende l’orecchio e ascolta:
-
Bresca era un marinaio sanremese, giunse a Roma mosso dalla curiosità di
assistere alle operazioni di innalzamento di un pesantissimo (e santissimo)
obelisco egiziano. Mio padre, Sua Santità Papa Sisto V, lo volle erigere in
piazza, al centro della circonferenza del colonnato del Bernini, di fronte alla
maestà di San Pietro, ma poiché era egiziano di nascita fu posto a debita
distanza dalla basilica.
-
Il marinaio non conosceva le norme impartite dal pontefice ma, fortunatamente,
si trovò a poche decine di metri dai lavori.
-
A un certo punto l’uomo raccolse tutta la sua voce e gridò: - Acqua alle corde,
acqua alle corde!
- Il Pontefice andò su tutte
le furie: - Boia d’un diéval pòrch, chi
cl’a’ zcòurs ? (Porco diavolo chi ha parlato?) - Miseriaccia parla in
vernacolo romagnolo ed è marchigiano, vhe!
Sisto guardò severamente negli occhi il cardinal Ganciosi suo segretario di stato, poi sbatté forte il pugno sul bracciolo dello scanno, esclamando: - Ero stato chiaro, avevo dato ordine che durante la cerimonia nessuno doveva fiatare!
- Ganciosi sorrise, nel suo cuore, pensava a quella che il Papa chiamava cerimonia, annuì al suo sguardo e pensò: non solo li ammazza di fatica i popolani, ma non possono nemmeno lamentarsi!
Sisto guardò severamente negli occhi il cardinal Ganciosi suo segretario di stato, poi sbatté forte il pugno sul bracciolo dello scanno, esclamando: - Ero stato chiaro, avevo dato ordine che durante la cerimonia nessuno doveva fiatare!
- Ganciosi sorrise, nel suo cuore, pensava a quella che il Papa chiamava cerimonia, annuì al suo sguardo e pensò: non solo li ammazza di fatica i popolani, ma non possono nemmeno lamentarsi!
-
Sisto, ancora adirato per l’oltraggio, ordinò alle guardie di arrestare
l’urlatore. Dopo aver impartito l’ordine accennò un sorriso, non proprio da
beato, ma da sollevatore di pesi, che al termine dell’esercizio, lascia cadere
il bilanciere provando una sensazione di leggerezza.
- Era da un po’ che la teneva ma come sempre, come al solito... segue - Euro 5,00 + 2,00 spedizione Info: silsab@inwind.it - biondi-blasi.blogspot.com
Lo trovi al Museo del Bottone Gallavotti a Santarcangelo di Romagna
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Rimini p.zza Tre Martiri edicola Olivieri
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