mercoledì 5 giugno 2013

"IL BOTTONE DEL GENERALE ZUCCHI"

Tratto dal libro "Il Bottone del generale Zucchi" di Biondi Silvio e Amedeo Blasi

                     ( Papa Sisto V - Felice Peretti, N. Grottammare 13/12/1520 - M. Roma 27/08/1590)
                                                              227° Papa della Chiesa Cattolica


Nel silenzio della notte si risveglia il popolo dei bottoni, un mondo che percepisce solo chi sa ascoltare la voce delle cose. I bottoni  si rivolgono a chi sa dipingere senza pennelli, colori e tela, a chi sa ascoltare l’amore che sorge dal cuore.
In fondo al corridoio dell’ala destra del museo, in un angolo, dietro la porticina che dà verso la grotta di tufo, appoggiata a terra, c’è un’anfora ricolma di bottoni trovatelli, in attesa di catalogazione.
Ecco che Giorgio nota qualcosa, sogna o è desto, non importa, dal vaso si leva una voce. Un bottone, con fatica, è riuscito ad arrampicarsi fino all’imboccatura, si muove lentamente, è consumato, vecchio e vissuto, ma riesce a sporgersi:
- Sono trascorsi più di cinquecento anni - dice il bottone - e mi sembra ancora di essere lì, in piazza San Pietro. Ho come la sensazione di udire il grido fiero e coraggioso di quel marinaio ligure, come si chiamava? Certo, ora ricordo, Bresca!
- Stupito, Giorgio tende l’orecchio e ascolta:
- Bresca era un marinaio sanremese, giunse a Roma mosso dalla curiosità di assistere alle operazioni di innalzamento di un pesantissimo (e santissimo) obelisco egiziano. Mio padre, Sua Santità Papa Sisto V, lo volle erigere in piazza, al centro della circonferenza del colonnato del Bernini, di fronte alla maestà di San Pietro, ma poiché era egiziano di nascita fu posto a debita distanza dalla basilica.
- Il marinaio non conosceva le norme impartite dal pontefice ma, fortunatamente, si trovò a poche decine di metri dai lavori.
- A un certo punto l’uomo raccolse tutta la sua voce e gridò: - Acqua alle corde, acqua alle corde!
- Il Pontefice andò su tutte le furie: - Boia d’un diéval pòrch, chi cl’a’ zcòurs ? (Porco diavolo chi ha parlato?) - Miseriaccia parla in vernacolo romagnolo ed è marchigiano, vhe!
Sisto guardò severamente negli occhi il cardinal Ganciosi suo segretario di stato, poi sbatté forte il pugno sul bracciolo dello scanno, esclamando: - Ero stato chiaro, avevo dato ordine che durante la cerimonia nessuno doveva fiatare!
- Ganciosi sorrise, nel suo cuore, pensava a quella che il Papa chiamava cerimonia, annuì al suo sguardo e pensò: non solo li ammazza di fatica i popolani, ma non possono nemmeno lamentarsi!
- Sisto, ancora adirato per l’oltraggio, ordinò alle guardie di arrestare l’urlatore. Dopo aver impartito l’ordine accennò un sorriso, non proprio da beato, ma da sollevatore di pesi, che al termine dell’esercizio, lascia cadere il bilanciere provando una sensazione di leggerezza.
- Era da un po’ che la teneva ma come sempre, come al solito...    segue - 



Euro 5,00 + 2,00 spedizione   Info: silsab@inwind.it - biondi-blasi.blogspot.com

Lo trovi al Museo del Bottone Gallavotti a Santarcangelo di Romagna


Libreria Edicolè p.zza Europa Villa Verucchio - Edicola Sapigni Villa Verucchio 


Rimini p.zza Tre Martiri edicola Olivieri

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